Antonio Maiorano - 22-10-2012
Dopo una ridda di indiscrezioni e di parziali marce indietro sembra che l'articolo che prevede un orario di servizio di 24 ore a parità di stipendio per gli insegnanti della secondaria sia rimasto inalterato nel Disegno di legge che il Governo proporrà al Parlamento, anche se (bontà sua) il ministro Profumo, con i suoi ineffabili colleghi, si mostra disponibile alla discussione e a modifiche, purché "a saldi invariati".
Ecco, ai nostri governanti la scuola appare così: un limone da spremere finché non avrà più succo, finché resterà avvizzita e inaridita; non basta che abbia contribuito per l'86% al risparmio della spesa statale, che abbia subito il blocco di retribuzioni già in coda a tutte le classifiche europee, forse c'è ancora qualcosa da cavarne.
Peccato! Molti di noi pensavano che il ministro Profumo, un accademico di rilievo, uomo di sinistra (è stato candidato alle primarie del Pd per il comune di Torino), avrebbe potuto ridare slancio ad una scuola falcidiata dai provvedimenti di Gelmini-Tremonti.
Ma così non è stato.
Ecco, ai nostri governanti la scuola appare così: un limone da spremere finché non avrà più succo, finché resterà avvizzita e inaridita; non basta che abbia contribuito per l'86% al risparmio della spesa statale, che abbia subito il blocco di retribuzioni già in coda a tutte le classifiche europee, forse c'è ancora qualcosa da cavarne.
Peccato! Molti di noi pensavano che il ministro Profumo, un accademico di rilievo, uomo di sinistra (è stato candidato alle primarie del Pd per il comune di Torino), avrebbe potuto ridare slancio ad una scuola falcidiata dai provvedimenti di Gelmini-Tremonti.
Ma così non è stato.